21 ottobre 2016
Pedalata ... protetta
Gli incidenti che vedono coinvolti i ciclisti fanno registrare negli ultimi anni un preoccupante incremento, anche perchè il numero delle biciclette circolanti è in costante aumento: si stimano infatti in sei milioni e mezzo i biker in Italia. Per gli appassionati delle due ruote sono disponibili coperture assicurative multirischio specifiche, poichè questi mezzi di trasporto, tanto amati da persone di tutte le fasce d'età, espongono gli utenti a qualche rischio in più rispetto a chi si sposta a bordo di automobili.
L'articolo di cui vi suggeriamo la lettura, fornisce indicazioni interessanti per chi desidera proteggersi quando inforca la bicicletta. Ci piace segnalare tuttavia che molte persone possono già usufruire, senza sottoscrivere ulteriori contratti, dei vantaggi della Tutela Legale, se hanno una polizza ARAG che copre le spese legali per vertenze proprie e dei loro familiari per fatti connessi alla circolazione stradale.
La polizza ARAG "Circolazione Protetta" e la polizza "Famiglia Protetta", nei moduli che comprendono le vertenze da circolazione stradale, coprono le spese legali per controversie giudiziarie che vedono coinvolti gli assicurati in veste di ciclisti, ma anche pedoni o trasportati a bordo di mezzi pubblici o privati.
Cristina Zannoni
L'articolo di cui vi suggeriamo la lettura, fornisce indicazioni interessanti per chi desidera proteggersi quando inforca la bicicletta. Ci piace segnalare tuttavia che molte persone possono già usufruire, senza sottoscrivere ulteriori contratti, dei vantaggi della Tutela Legale, se hanno una polizza ARAG che copre le spese legali per vertenze proprie e dei loro familiari per fatti connessi alla circolazione stradale.
La polizza ARAG "Circolazione Protetta" e la polizza "Famiglia Protetta", nei moduli che comprendono le vertenze da circolazione stradale, coprono le spese legali per controversie giudiziarie che vedono coinvolti gli assicurati in veste di ciclisti, ma anche pedoni o trasportati a bordo di mezzi pubblici o privati.
Cristina Zannoni