19 luglio 2011
Polizze dei vips
Oggi l’ambito d applicazione delle polizze assicurative è sconfinato. Se hai talento, soldi a sufficienza e tempo a disposizione, non c’è nulla che non si possa assicurare. Infatti, a partire dai grandi eventi, giungendo fino alle più piccole e bizzarre parti del corpo, per ciascuno di essi esiste una potenziale polizza ad hoc.
La stessa Coppa del Mondo di quest’anno ha generato coperture assicurative per 6,2 miliardi di sterline, stando a quanto riportato dai Lloyd’s di Londra.
La pratica di assicurare qualsiasi contingenza affonda le sue radici addirittura nell’800, quando i Lloyd’s di Londra assicurarono, nel 1805, la flotta spagnola contro eventuali perdite nella Battaglia di Trafalgar nella quale si fronteggiavano con gli inglesi. La vittoria dell’ammiraglio Nelson fu, per la compagnia assicurativa, tra le pagine economicamente più nere. Anche la battaglia di Waterloo vinta dal comandante Wellington nel 1815 costò cara al Llyod’s che aveva come clienti la coalizione antinapoleonica.
Tornando al giorno d’oggi, tale abitudine si è estesa anche al mondo del cinema e della musica. Anche se i costi di assicurazione di un film normalmente non superano il 2-3 per cento del budget di una produzione, la fetta non per questo è irrisoria.
Eppure è curioso notare che le assicurazioni che hanno una divisione contingency specializzata in questo genere di polizze si contano più o meno sulle dita di una mano. Si chiamano Fireman’s Fund, oggi associata del gruppo Allianz, il britannico Llyod’s, Chubb Group, Trabelers e Hcc Insurance Holding.
Per quanto riguarda la sicurezza delle star della musica c’è da citare anche Gothaer, che tra i suoi clienti conta il frontman dei Dire Straits Mark Knopfler, la cantante Shakira e il gruppo Oasis .
Oggi le paure e le ossessioni che fanno correre le star dall’assicuratore sono davvero bizzare e sembra non abbiano nessun limite.
La stessa Coppa del Mondo di quest’anno ha generato coperture assicurative per 6,2 miliardi di sterline, stando a quanto riportato dai Lloyd’s di Londra.
La pratica di assicurare qualsiasi contingenza affonda le sue radici addirittura nell’800, quando i Lloyd’s di Londra assicurarono, nel 1805, la flotta spagnola contro eventuali perdite nella Battaglia di Trafalgar nella quale si fronteggiavano con gli inglesi. La vittoria dell’ammiraglio Nelson fu, per la compagnia assicurativa, tra le pagine economicamente più nere. Anche la battaglia di Waterloo vinta dal comandante Wellington nel 1815 costò cara al Llyod’s che aveva come clienti la coalizione antinapoleonica.
Tornando al giorno d’oggi, tale abitudine si è estesa anche al mondo del cinema e della musica. Anche se i costi di assicurazione di un film normalmente non superano il 2-3 per cento del budget di una produzione, la fetta non per questo è irrisoria.
Eppure è curioso notare che le assicurazioni che hanno una divisione contingency specializzata in questo genere di polizze si contano più o meno sulle dita di una mano. Si chiamano Fireman’s Fund, oggi associata del gruppo Allianz, il britannico Llyod’s, Chubb Group, Trabelers e Hcc Insurance Holding.
Per quanto riguarda la sicurezza delle star della musica c’è da citare anche Gothaer, che tra i suoi clienti conta il frontman dei Dire Straits Mark Knopfler, la cantante Shakira e il gruppo Oasis .
Oggi le paure e le ossessioni che fanno correre le star dall’assicuratore sono davvero bizzare e sembra non abbiano nessun limite.