20 luglio 2011
Pedoni a rischio
Passeggiare tranquilli tra le vie della propria città, lasciando per una volta a casa la macchina, può purtroppo trasformarsi in un vero incubo. La conferma viene dagli ultimi dati statistici in tema di incidenti stradali: in Italia, ogni giorno, circa 60 persone vengono investite sulla strada. Di queste, oltre 2 al giorno perdono la vita, mentre circa 58 devono farsi medicare per lesioni più o meno gravi. Rimane in crescita anche la mortalità tra i pedoni investiti: nel 2006 ci sono state 758 vittime con un incremento del 7,8% rispetto al 2005, mentre i decessi totali da incidente sono diminuiti del 2,6%. I feriti fra i pedoni si sono attestati a quota 21.062 con un incremento che sfiora il 12%. Nel complesso, i feriti totali per incidente stradale nel 2006 sono invece diminuiti dello 0,6%.
Leggendo questi numeri balza subito all'occhio che, sebbene in generale i decessi e i feriti in seguito a incidente stradale siano diminuiti, per i pedoni i dati sono invece in aumento. All'interno di questa categoria, la maggioranza delle vittime (55%) è costituita dagli anziani (65 anni in su); tanti anche i bambini: nel 2006 ne sono rimasti uccisi 40, ben il 60% il più rispetto l'anno precedente.
Le cause di questa "strage" restano quelle di sempre: alta velocità, guida in stato di ebbrezza, distrazione, segnaletica verticale ed orizzontale insufficiente, comportamento generalmente imprudente unito ad una sorta di vera e propria intolleranza degli automobilisti verso il pedone. A questi fattori bisogna aggiungere strisce pedonali che in diversi casi hanno perso il colore e sono praticamente invisibili; auto e scooter parcheggiati sui marciapiedi che costringono il pedone a slalom o passaggi obbligati sulla strada, magari con passeggini o sacchi della spesa al seguito; autobus che effettuano le fermate in mezzo alla strada.
Sul versante delle responsabilità dell'incidente, le statistiche indicano che nel 51% dei casi di investimento nessuna responsabilità è da attribuirsi al pedone; nel rimanente 49% troviamo invece delle forme di corresponsabilità: non è vero, quindi, che, come si sente dire, "il pedone ha sempre ragione". Il pedone, infatti, oltre a diritti ha anche dei precisi doveri da rispettare elencati nell'art. 190 del CdS e sanzionabili con il pagamento di una somma da 22 ad e 88 euro.
Il dramma reale, però, sono le quasi certe conseguenze nefaste in caso d'urto tra pedone e macchina: la possibilità di sopravvivere è del 50% se si è investiti a soli 30 km. orari; del 10% a 50 km. orari; nessuna oltre i 60.
Leggendo questi numeri balza subito all'occhio che, sebbene in generale i decessi e i feriti in seguito a incidente stradale siano diminuiti, per i pedoni i dati sono invece in aumento. All'interno di questa categoria, la maggioranza delle vittime (55%) è costituita dagli anziani (65 anni in su); tanti anche i bambini: nel 2006 ne sono rimasti uccisi 40, ben il 60% il più rispetto l'anno precedente.
Le cause di questa "strage" restano quelle di sempre: alta velocità, guida in stato di ebbrezza, distrazione, segnaletica verticale ed orizzontale insufficiente, comportamento generalmente imprudente unito ad una sorta di vera e propria intolleranza degli automobilisti verso il pedone. A questi fattori bisogna aggiungere strisce pedonali che in diversi casi hanno perso il colore e sono praticamente invisibili; auto e scooter parcheggiati sui marciapiedi che costringono il pedone a slalom o passaggi obbligati sulla strada, magari con passeggini o sacchi della spesa al seguito; autobus che effettuano le fermate in mezzo alla strada.
Sul versante delle responsabilità dell'incidente, le statistiche indicano che nel 51% dei casi di investimento nessuna responsabilità è da attribuirsi al pedone; nel rimanente 49% troviamo invece delle forme di corresponsabilità: non è vero, quindi, che, come si sente dire, "il pedone ha sempre ragione". Il pedone, infatti, oltre a diritti ha anche dei precisi doveri da rispettare elencati nell'art. 190 del CdS e sanzionabili con il pagamento di una somma da 22 ad e 88 euro.
Il dramma reale, però, sono le quasi certe conseguenze nefaste in caso d'urto tra pedone e macchina: la possibilità di sopravvivere è del 50% se si è investiti a soli 30 km. orari; del 10% a 50 km. orari; nessuna oltre i 60.